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Daniele Savi illumina “Abel" di Baricco grazie ai “fidati” prodotti ETC tra cui i nuovissimi Source Four LED Series 3

  • Daniele Savi La carriera di Daniele Savi nasce da un percorso inaspettato, passando dalla musica alla fotografia attraverso un’incidente che gli ha cambiato la vita…

    Da giovane musicista diplomato in corno al Conservatorio di Milano, Daniele dovette ripensare al proprio futuro a causa di una frattura all’incisivo che gli impedì di proseguire come musicista. “Mi iscrissi anche al CFP del comune di Milano per le Tecniche Cinetelevisive,” racconta Savi, “e lì mi innamorai della luce”. Fu l'inizio di un lungo viaggio che lo avrebbe portato a diventare un affermato direttore della fotografia, attivo tra televisione, teatro e cinema.

    Da allora, Daniele Savi ha portato la sua visione e il suo lavoro a servizio di progetti di grande visibilità e successo nel mondo televisivo, come Fratelli di Crozza, Che Tempo Che Fa fino ad arrivare al suo primo lungometraggio La Terra Senza di Moni Ovadia.

    Nella sua carriera, i prodotti ETC hanno avuto un ruolo centrale. “Il primo apparecchio che mi fece scoprire e apprezzare ETC fu il Source Four,” ricorda. “La sua resa luminosa a bassa potenza e la bellezza della luce mi lasciarono senza parole.” Da quel momento, il Source Four divenne per Savi uno strumento indispensabile: la sua versatilità e resa gli permisero di sperimentare ed esprimere nuove idee visive, “anche sfruttandone i difetti per creare effetti espressivi particolari,” spiega.

    Questo forte legame con la tecnologia ETC si è rivelato essenziale nella recente collaborazione di Savi con Alessandro Baricco per lo spettacolo Abel Concerto, una fusione tra narrazione e musica che ha richiesto un approccio inedito all’illuminazione. 

    Baricco voleva che il pubblico percepisse prima di tutto l’atmosfera sonora, lasciandosi trasportare dal suono delle parole prima che dal loro significato. Questa richiesta ha ispirato a Savi l’idea di utilizzare una luce “musicale,” che non fosse un semplice contorno visivo, ma che seguisse e amplificasse le emozioni sonore dello spettacolo.

    Daniele Savi TheatrePer ottenere l’ampia gamma cromatica necessaria a soddisfare la visione di Baricco, Daniele si è affidato alla potenza espressiva dei Source Four LED Series 3 di ETC. "Mi serviva una possibilità combinatoria cromatica ampia e raffinata," spiega. “Volevo produrre sfumature precise, senza ripetere lo stesso colore due volte.” Il risultato è stato un’esplosione di colori che variavano di intensità e accostamento per rispecchiare le atmosfere delle parole e del suono, un uso creativo della luce che ha permesso a Savi di esplorare nuove possibilità cromatiche mai viste nel teatro tradizionale.

    Per la gestione delle luci, è stata scelta una Hog 4, programmata da Ilaria Pizzochero, una collaboratrice fidata nei progetti che richiedono una complessa gestione cromatica.

    Con l'ultima versione del software (4.0), la consolle ha permesso a una libertà di esplorazione totale, grazie a strumenti come il “color picker” e alla possibilità di passare da RGB a CMY per ottenere il colore perfetto. “È quasi come essere dei pittori,” afferma Daniele, sottolineando la naturalezza con cui è stato possibile trovare il giusto tono per ogni momento, come se la tecnologia si mettesse al servizio dell’artista in modo quasi intuitivo.

    Il set up di Abel Concerto ha seguito uno schema apparentemente semplice, con ogni musicista e Baricco illuminati da controluci puri e tagli.

    Daniele Savi 3“Ho dovuto prestare particolare attenzione alla posizione delle luci per evitare ombre sugli occhi di Baricco, che in scena indossa un cappello a tesa larga”, spiega Daniele.

    “La programmazione è avvenuta in parte durante le prove e in parte al simulatore con il programma Capture per poi fare un ultimo affinamento durante la prova generale”.

    Nel ripensare al lavoro svolto, Daniele ci ha poi raccontato di come gli strumenti ETC siano stati essenziali per questo progetto.

    “I sagomatori LED a 8 colori primari hanno veramente fatto la differenza e mi hanno facilitato molto nell’immaginare e realizzare le atmosfere,” spiega.

    Il loro impatto sullo spettacolo è stato tale che, senza di essi, Abel Concerto sarebbe stato sicuramente diverso, una chiara dimostrazione di come la tecnologia possa amplificare l'espressione artistica quando è nelle mani di un artista come Daniele, capace di creare emozioni visive nuove e potenti.

    Daniele Savi 4