“La Santa Piccola” è un film prodotto da Rain Dogs di Valentina Quarantini e Marco Luca Cattaneo che vede il debutto alla regia di Silvia
Brunelli, che compare anche come co-autrice della sceneggiatura insieme a Francesca
Scanu.
Il film racconta una storia di amicizia e di scoperta di sé di Lino e Mario all’interno del palcoscenico a tratti surreale delle credenze e superstizioni popolari di una Napoli colorata della sua voglia di vivere e sopravvivere.
Il quartiere popolare Sanità della città Partenopea ha rappresentato lo scenario perfetto per l'ambientazione delle riprese proprio perché, riportando le parole dei produttori, “sembrava la cornice ideale per raccontare un
territorio in cui si mescolano con creatività sacro e profano.” Il film prevede scene sia in esterno sia in interno e per le riprese al chiuso è stato per lo più utilizzato un piccolo appartamento in cui si alternavano ambienti molti luminosi - per la presenza di un’ampia vetrata – ad altri decisamente più
bui.
Sammy Paravan (Direttore delle Fotografia) e Francesco
Buonocore (Gaffer) per affrontare al meglio il loro lavoro si sono affidati ai
fos/4 di ETC nella variante Lustr X8.
“Ci siamo subito resi conto che le situazioni che dovevamo affrontare erano molte e variegate ed
il tempo a disposizione ristretto” esordisce Sammy.
“Spesso era necessario ricreare la luce naturale - anche in
quelle giornate in cui non avevamo la luce desiderata - simulare abat-jour,
lampioni, etc. etc.”
“Avevamo bisogno di proiettori estremamente flessibili ed in
grado di integrarsi perfettamente con le fonti di luce già esistenti senza che
si notasse la differenza”, aggiunge Sammy.
Per questo lavoro sono stati utilizzati sia i modelli a pannello fos/4 PL8, PL16 sia i Fresnel
FL7, un proiettore che unisce tutte le caratteristiche tecnologiche richieste ad oggi ad un LED Fresnel unitamente ad una modularità ed una qualità della luce che ricalca in tutto e per tutto una sorgente ad incandescenza.
Le riprese del film sono state molto concentrate e gli orari di lavoro serrati, così da sfruttare al meglio le location e abbattere il più possibile i costi di produzione.
“In
questo film l’utilizzo dei LED ETC è stato estensivo sia per le scene
ambientate in interni giorno, interni notte, ed anche in esterni notte. Il PL16
è stato impiegato maggiormente grazie alla sua sorprendente potenza, ma anche
il PL8 è stato spesso affiancato al suo fratello più grande. L’affidabilità di
entrambi ci ha permesso di lavorare sempre in velocità e con una resa
ottimale."
Uno degli aspetti più complicati di questo tipo di lavoro era rappresentato dalla necessità di matcharecon precisione e coerenza la luce naturale con la luce dei LED, così da rendere il passaggio completamente naturale anche e soprattutto nel riscontro in video.
“Una delle location più utilizzate era un piccolo
appartamento nel quartiere Sanità di Napoli in cui, per la presenza diquesta ampia finestra, si alternavano situazioni di luce intensa e di buio.
Qui i fos/4 hanno dimostrato tutta la loro qualità nel ricreare alla
perfezione la luce naturale laddove quest’ultima non era sufficiente per
girare” aggiunge Sammy.
Un’ultima riflessione è relativa alla semplicità di ricreare colori, anche particolari, tonalità spesso necessaria al fine di rendere l’atmosfera “magica”:
“L’alta resa cromatica dei fos/4 si è rivelata ottimale in tutte le situazioni, dandomi
la flessibilità di cui avevo bisogno e consentendomi di ottenere sempre il
risultato che volevo. Non da meno, l’interfaccia semplice ed intuitiva dei
controlli di ogni proiettore ci ha permesso di cambiare intensità e colore in
un’attimo, rendendo il nostro lavoro veloce ed efficiente nella preparazione di
ogni inquadratura", conclude Sammy Paravan.
A questo punto l’invito non può che essere che quello di guardare nelle sale o sul piccolo schermo il film così da apprezzare, oltre alla regia e alla sceneggiatura non priva di colpi di scena, anche il lavoro di Sammy, Francesco e i fos/4.
Contattaci
per saperne di più