Federico
Calzini è un
programmatore e operatore Eos con una storia professionale affascinante nel
mondo dell'illuminotecnica.
In questa
intervista, Federico ci racconta la sua esperienza ed il suo primo incontro con
le console Eos che ha utilizzato, insieme ad Augment3d, nel suo ultimo
lavoro con il noto attore Silvio Orlando.
Federico, come
molti del settore, è uno di quelli che arriva dalla gavetta, prima l’esperienza
come tecnico aggiunto per poi arrivare a ricoprire la figura di capo
elettricista di varie tournée nazionali.
Il suo primo incontro con le console Eos risale a diversi anni fa, ma non prima
di aver avuto l'opportunità di lavorare con quasi tutte le console sul mercato
comprese Compulite, Chamsys, Avolites e GrandMA2/GrandMA3…
L’amore per Eos è
nato però nel momento in cui Federico si è trovato a programmare con una SmartFade che gli ha permesso di sperimentare la potenzialità e la versatilità della
console ma è con la Eos Ti che c’è stato il “reale salto”.
“Nel 2018 facevo parte della squadra
elettricisti del Teatro Alla Scala di Milano e mi sono trovato in cabina regia
di fronte a due magnifiche console Eos Ti. Questo fu il primo vero contatto.
Guardando la praticità del software Eos, per le esigenze che teatralmente
richiede il mio lavoro, mi resi immediatamente conto della grandissima
potenzialità e versatilità della console.
In pochi passaggi di programmazione senza nessuna digitazione particolare, in
scena c'era quello che il light designer, a quel momento Valerio Tiberi,
richiedeva”, racconta
Federico.
Lo stesso
Federico ci ha poi parlato della sua ultima esperienza in tour con Silvio
Orlando nella produzione "Ciarlatani" de Il Cardellino, uno
spettacolo che richiedeva una programmazione rapida e flessibile e nel quale il
nostro protagonista di oggi ha usato il potente software Eos unitamente al tool
Augment3d.
“Lo spettacolo
richiedeva una grande celerità di programmazione e, come dicevo, aver avuto
Eos, una console che permette di copiare o selezionare singoli parametri dei
motorizzati, richiamarli in un attimo dai preset o direttamente dalle cue e
persino anche da altre cue list di prova, ci ha permesso di guadagnare tempo
sia in programmazione sia sulle modifiche nelle cue.
È stato utilissimo anche il motore effetti, che con estrema rapidità ti
permette di creare gli effetti esattamente come vengono immaginati.
Ho usato molto anche Augment3d su ETCnomad prima dell'allestimento zero, ed è
stato assolutamente utile sia per vedere quali eventuali modifiche dovevamo
eseguire, sia per creare un set up praticamente identico a quello che sarebbe
poi stato quello in teatro. Questo ci ha fatto ulteriormente guadagnare tempo
prezioso.
Altra cosa ormai necessaria è poter lavorare quasi in modo parallelo sia in
blind che in live, tenendo la visualizzazione di ogni singolo valore dei
proiettori a vista d'occhio per poterla modificare anche poco prima del
"Go" successivo”, racconta Federico.
Federico ha poi
condiviso con noi la sua strategia di lavoro, compresa la creazione di macro
per semplificare la programmazione e l'uso del Custom Direct Select per
personalizzare la console.
Ascoltiamo nel dettaglio cosa ci ha detto…
“Ho impostato
la console in modo che, ogni volta che ci fosse stata una richiesta con la
necessità di più di quattro digitazioni, fosse tutto realizzabile con delle
macro, così da ridurre i tempi di digitazione ed avere tutto alla portata di un
solo tasto.
Inoltre la possibilità di usare il Custom Direct Select ha reso tutto
incredibilmente immediato.
Poter personalizzare la console creando ad hoc una superficie di controllo
sullo schermo in pochi secondi, mi ha fatto recuperare ore ed ore di lavoro”, specifica Federico.
Una parte del
racconto è poi dedicata al trasporto del segnale che Federico usa adesso
tramite nodo digitale e cavo Cat5…
“Dagli ultimi
aggiornamenti, con le impostazioni di rete direttamente nel menù di setup, ho
deciso di usare un trasporto cat5 e un nodo digitale, così da avere tutto il
controllo dei due universi in un unico cavo di rete”.
Il set up di
questo ultimo lavoro non comprende molti proiettori convenzionali, ma tutto si
basa su giochi di geometrie di luce e disegni in scena, creati tramite fari
motorizzati, “ecco perché ribadisco ancora una volta, il concetto di "poter
prendere parti di luce" ed usarle altrove o replicarle con rapidità e
facilmente, è una grande soluzione”.
Il commento
finale di Federico, che ha elogiato la potenza e la flessibilità di Eos,
rispecchia perfettamente quello che ormai da tempo è la missione del reparto
R&D di ETC che cerca di implementare aggiornamenti software, sempre
costanti e sempre più efficienti ascoltando il feedback dei tecnici.
“Eos mi ha
dato la possibilità di usare le luci e la scena come se fossero uno schermo di
un computer o un display di uno smartphone, rendendo possibile il copia e
incolla di ogni singolo elemento e rendere le modifiche rapidissime. Inoltre il
linguaggio di programmazione che usa Eos, si plasma esattamente sul mio,
dandomi la possibilità in alcuni casi di improvvisare senza dover fare dei
tentativi o delle prove. Guardando altri prodotti concorrenziali, le
"malizie" che sono state sviluppate su questo software, sono a misura
di creativo e che le altre console non hanno. Eos mi dà infinite possibilità di
usare la console in modi diversi, ma la cosa che la porta ad un altro livello,
per la mia personale esperienza, è che comunque porta in primo piano la semplicità
e la velocità nell’ottenere quello che si chiede”, aggiunge Federico.