Giulio Cesare è un'opera lirica in tre atti di Georg Friedrich Händel su libretto in lingua italiana di Nicola Francesco Haym.
Il libretto utilizzato deriva da quello omonimo di Giacomo Francesco Bussani, che era stato rappresentato per la prima volta nel 1677 a Venezia con musiche di Antonio Sartorio.
Recentemente anche il Teatro
Verdi di Pisa ha messo in scena questa opera ed il Lighting Designer Michele
Della Mea ci ha raccontato di come la console Gio @5 abbia svolto egregiamente il lavoro.
Michele, nato a Milano ma adottivo di Pisa da moltissimi anni, ha cominciato a muovere i primi passi in questo mondo nel lontano 1980, un’epoca in cui “se avevi volontà di lavoro
ne trovavi anche d’avanzo, tanto che potevi scegliere comodamente cosa fare e
cosa no!”.
Dopo aver ricoperto diverse mansioni negli spettacoli dal vivo arriva il suo primo coinvolgimento nel mondo della luce professionale e del teatro, grazie ad un professionista già affermato - Riccardo Tonelli - che decide di prenderlo sotto la sua ala
protettiva.
“Riccardo mi ha insegnato
tantissimo ed ho imparato presto che nel nostro lavoro osservare è
fondamentale; aver lavorato negli anni con i maggiori lighting designer
italiani ed internazionali mi ha aiutato molto nella mia crescita
professionale” afferma Michele.
“Il mio primo contatto con
ETC? Posso dire di essere uno della prima guardia, perché il teatro acquistò
già molti anni fa dei sagomatori ETC Source Four 575 Watt che all'epoca erano
una vera novità! Ne rimanemmo talmente soddisfatti che comprammo poi altri
sagomatori ETC Source Four Zoom e che tutt'ora sono in dotazione al teatro”.
Dopo qualche anno Michele
diventò responsabile del reparto elettrico del Verdi e quando venne il momento
di cambiare la console, grazie al supporto dell’ufficio italiano di ETC, scelse
una ETC Element che “mi aprì un mondo diverso rispetto alle nostre vecchie
Tenor ADB e Mentor ADB”.
Il Giulio Cesare, ultima produzione del teatro, è stato un lavoro faticoso e difficile anche per cause esterne: cambio di regista in corsa, cambio di video maker e, come conseguenza, cambio di impostazione totale della visione dell’opera, tutto nel giro di due
settimane.
“Abbiamo fatto un vero
miracolo e questo grazie all’alta professionalità ed alla comprensione di tutte
le figure coinvolti” fa sapere Michele.
Michele ha lavorato al fianco di un Luca Attili - Graphic designer & Videomaker - col quale ha instaurato fin da subito una collaborazione “senza che mai l’uno prendesse il predominio sull’altro, cercando di far convivere video e luci in una ricerca
di immagine e colore integrate” racconta Michele Della Mea.
Ad oggi in dotazione del teatro da circa un anno è presente anche una console ETC Eos Gio@5 che Michele ci racconta così:
“Si tratta di una console molto intuitiva con una facilità d’uso notevole e,
come tutte le ETC Eos, molto più predisposte rispetto ad altre al lavoro in
teatro”.
“Sui vantaggi di questa console potrei raccontarvi molti dettagli, ma la cosa tra le altre che più mi ha colpito è in relazione al controllo e alla capacità di uso del colore, cosa che in altre console non è facile riscontrare”.
Michele non è un vero amante delle sorgenti di illuminazione a LED ma con Eos è riuscito a far coesistere perfettamente le due sorgenti nello stesso spettacolo.
“Eos ti dà la possibilità di un controllo del colore quasi totale e ti premette
di raggiungere risultati inaspettati così da integrare qualsiasi standard
colore con le gelatine o con i LED.
Sono talmente soddisfatto che già sto “spingendo” per l’acquisto della
nuovissima ETC Eos Apex di cui ho già visto alcuni video di presentazione molto
interessanti…”.
La dotazione di prodotti ETC per il Teatro Verdi non finisce qui, perché dopo anni di richieste e “battaglie” per trovare i budget necessari la Direzione del Teatro ha acconsentito all’acquisto dei SolaFrame 1000 e dei SolaPix 19!
“Per anni abbiamo
noleggiato fari motorizzati delle marche più disparate e quando è arrivato
finalmente il momento di acquistarne di nostre ho chiesto aiuto a Davide
Gabbani e Francesco Barbagli di ETC Italia che mi supportano e mi “sopportano”
da ormai molti anni”.
“Ad oggi posso dire che la
scelta di queste fixture mai fu più azzeccata visto le varie soluzioni che
offrono in fatto di illuminazione, effetti, qualità colore etc.
In generale mi ha impressionato la notevole finezza nel dimmerraggio e, parlando
nello specifico SolaPix 19, ho potuto anche apprezzare una caratteristica che
non ho riscontrato in nessun'altra fixture di uguale categoria che è l’ottima
diffusione del fascio luminoso, ovvero l’effetto wash, che consente una pulizia
migliore nella scena ed un effetto visivo più preciso” continua Michele.
Dei SolaFrame 1000 invece
l’unica cosa che posso dire, confrontandoli con altre fixture con le solite
caratteristiche che ho avuto l'opportunità di usare, è che non li cambierei con
nessun tipo di fixture profile in commercio per resa, affidabilità e qualità…” conclude Michele Della Mea.